Verderosa: «A Capo bene per mezz’ora, esserci disuniti in difesa ha deciso il match»
Un’eliminazione dalla Supercoppa di Serie B che non può non lasciare l’amaro in bocca al Green Basket Palermo, reduce dal match perso sabato sera in casa della Infodrive Capo d’Orlando e condotto per buona parte, salvo poi sfumare nell’ultimo quarto con una rimonta sin troppo repentina concessa ai paladini.
Il coach dei biancoverdi, Marco Verderosa, analizza così la prestazione dei suoi:
«Valuto la prestazione per tre dei quattro quarti del match, nei quali la squadra ha prodotto un’ottima pallacanestro offensiva e difensiva, rispettando la nostra identità - spiega -. Faccio i complimenti a Capo, piazza storica e con un’ottima squadra, che ha meritato di passare il turno, però diciamo che in un momento di grossi carichi come questo gli episodi del quarto quarto ci hanno penalizzato parecchio, su tutti l’uscita di un giocatore molto importante per il tipo di pallacanestro che vogliamo proporre come Costa. Ho avuto risposte positive da tutti, nonostante le gambe ancora un po’ imballate».
«Senza dubbio ciò che non mi è piaciuto, nonostante le circostanze ambientali e gli episodi, è stato l’essere andati in totale difficoltà nella gestione del match come nell’ultimo periodo - ammette Verderosa -. L’esserci disuniti in difesa in quel frangente, subendo canestri che per l’intera gara non avevamo subito, è stato ciò che ha deciso il match».
I prossimi impegni vedranno i palermitani ospitare, in un allenamento congiunto, la Svincolati Milazzo giovedì al PalaMangano (porte chiuse), proseguendo il cammino di avvicinamento all’esordio in campionato previsto per domenica 2 ottobre a Crema.
«Per arrivare pronti a ottobre dobbiamo semplicemente continuare a lavorare con l’impegno che sto vedendo quotidianamente in palestra da parte dei ragazzi - conclude l’allenatore palermitano -. Recupereremo la piena condizioni di tutti, compreso Ronconi che nelle nostre rotazioni è molto importante. Ripartiamo da ciò che di positivo abbiamo messo in campo per mezz’ora a Capo, assorbendo quello che nel quarto periodo, invece, non siamo stati in grado di fare».
Foto: Infodrive Capo d'Orlando - Janira Galipò